Pochi giorni fa c’è stata un protesta organizzata da Rete per la Salute davanti all’ospedale di Sesto S.G. contro le scelte regionali di depotenziare la struttura sanitaria che fanno presagire la sua chiusura.

L’organizzazione ha fatto una serie di richieste indirizzate all’Asst Nord Milano e all’Ats Città Metropolitana: chiedono che non vengano cancellate le visite, che i tempi di attesa alle cure siano accettabili così da non ricorrere obbligatoriamente alle visite private e di ripristinare i servizi decentrati chiusi nei mesi scorsi. In questa fase dell’emergenza pandemica in corso il centro ospedaliero ha un ruolo fondamentale per l’intero Hub del NordMilano visto che è stato scelto come polo per la somministrazione del vaccino anti-Covid a tutti i dipendenti sanitari del territorio e delle RSA.

Le ultime dichiarazioni della vicepresidente e assessora al welfare Letizia Moratti di distribuire le dosi del vaccino anti-Covid anche in base al PIL regionale destano imbarazzo e molta preoccupazione su che idea abbia il nuovo rimpasto di Giunta Fontana sulla gestione del Sistema Sanitario Pubblico.

Chiediamo che si vada per un maggior presidio della medicina territoriale imparando dall’esperienza di questa terribile pandemia e che ogni ente istituzionale ad ogni livello collabori in tal senso.

Abbiamo già portato in Consiglio Comunale il problema della mancanza dei medici di base nel nostro Comune, che si riscontra da molti anni ma che in questo momento è diventato di estrema preoccupazione, senza avere successo di un confronto sul tema con la maggioranza leghista che ha solamente negato la richiesta.

Chiediamo ancora una volta che si possano mettere in atto soluzioni nel limite delle competenze locali e che ci si attivi fortemente con gli enti regionali ampliando il punto di vista su tutto il territorio del Nord Milano.

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