DOPO AVER RIDOTTO IL VALORE DELLE BORSE, LA GIUNTA CANCELLA IL SOSTEGNO AI REDDITI PIÙ BASSI
NELLA PROPOSTA DI NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE SCOMPARE COMPLETAMENTE IL CRITERIO DELLE FASCE ISEE

Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”

Don Milani

Andrà in discussione questa sera in Consiglio Comunale la proposta di nuovo Regolamento per l’assegnazione degli Assegni di Studio della Giunta Ghilardi.

Quattro le modifiche più importanti del nuovo documento:

  • l’eliminazione completa della parte di punteggio riferita alla condizione di reddito familiare (situazione ISEE), a favore di un mero criterio di merito scolastico;
  • l’aumento del voto medio scolastico minimo richiesto per poter partecipare;
  • la restrizione delle classi beneficiarie degli assegni che saranno soltanto l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado e il quinto anno della scuola secondaria di secondo grado;
  • l’aggiunta degli studenti universitari, che potranno partecipare alla graduatoria se in possesso di diploma di laurea magistrale.

Scelte che avranno come principale conseguenza quella di ridurre i beneficiari delle borse di studio, escludendo le fasce di popolazione in condizioni economiche più svantaggiose e gli studenti nelle classi intermedie, tra i quali maggiore è la necessità di intervenire per sostenere il proseguo degli studi.

A pensar male la ragione di questa scelta restrittiva appare soprattutto economica ed è legata alla riduzione delle risorse dedicate a questo tipo di iniziativa, basti ricordare che l’importo unitario degli assegni è passato dai 400/500 euro del bando del 2017 ai 200/250 euro del bando del 2019, ovvero è stato dimezzato dalla Giunta Ghilardi. Invece di incrementare gli stanziamenti per questa iniziativa, il Sindaco interviene con un Regolamento che, imponendo maggiori restrizioni, punta a ridurre i partecipanti o il numero di borse assegnate.

Come coalizione di centrosinistra denunciamo con forza questa scelta che andrà a discapito delle famiglie cinisellesi.
Il precedente Regolamento aveva il pregio di puntare a sostenere il merito (i punti assegnati alla media scolastica erano massimo 80) e nel contempo di considerare l’impatto del reddito familiare (i punti all’indicatore ISEE erano massimo 20) nella consapevolezza che chi proviene da situazioni economiche più difficili parte svantaggiato.

Inoltre, andando a premiare anche gli studenti delle classi intermedie, si interveniva proprio laddove il fenomeno dell’abbandono scolastico è più probabile, ovvero prima della fine della conclusione del ciclo di studi. In un contesto di risorse limitate una Amministrazione Comunale dovrebbe scegliere di impiegare il denaro pubblico in maniera efficace, considerando le differenze economiche che esistono tra le famiglie, oltre al voto conseguito, e puntando anche su chi il percorso di studi deve ancora concluderlo. 

La Giunta Ghilardi invece si muove nel silenzio per smantellare una iniziativa di valore da sempre apprezzata dai cinisellesi.

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