Sacchi di carbone durante le feste natalizie per i cittadini di Cinisello Balsamo che si sono visti recapitare solleciti di pagamento e accertamenti per le imposte locali IMU e TARI: pare siano diverse migliaia le lettere in arrivo!
Peccato che, tra quelli che effettivamente non avevano pagato e che doverosamente sono stati ripresi dall’amministrazione, ce ne sono tanti che risultano in regola con i versamenti e che dal momento della notifica sono diventati reprobi cittadini.
Sembra, a detta dei cittadini che si sono rivolti a noi, che gli errori siano molti e gli stessi malcapitati sono ora costretti a recarsi agli sportelli di Vicolo del Gallo e fare interminabili code per far valere le loro ragioni.
Purtroppo, l’amministrazione leghista non è nuova a queste sorprese visto che l’anno scorso ha maldestramente aumentato la tassa rifiuti modificando aliquote e coefficienti di calcolo nella convinzione di favorire i contribuenti senza rendersi conto, come in tutti i modi gli avevamo detto, dell’effetto contrario e dei conseguenti aumenti inaspettati e poco graditi sia per cittadini privati che per commercianti e imprenditori.
Molte delle cartelle in arrivo sono relative all’anno 2014 ed essendo state recapitate nei primi giorni di gennaio potrebbero, secondo alcune sentenze della Corte Costituzionale, essere addirittura prescritte. Per buonsenso, infatti, varrebbe comunque il principio della “conoscenza” e quindi il termine di riferimento dovrebbe essere la “notifica al destinatario”. È nostro dovere, dunque, invitare i cittadini che hanno ricevuto nel 2020 avvisi relativi all’anno tributario 2014 a rivolgersi agli sportelli oppure a un professionista per conoscere i loro diritti e doveri.
Inoltre pare siano stati inviati più anni di accertamento tutti insieme che, al di là dei numerosi errori commessi dall’amministrazione, quand’anche il debito risulti effettivo, significa mettere in ginocchio quelle persone e famiglie nonché imprese che si trovano temporaneamente in una situazione di difficoltà o indigenza.
Ecco perché in passato veniva accertato un anno per volta, evitando prudenzialmente la prescrizione degli atti o la loro crescita a dismisura. Stupisce che l’Assessore De Cicco che ha sia la delega al bilancio sia quella ai servizi sociali non abbia consentito neanche la rateizzazione di un accertamento pluriennale che inevitabilmente non può che essere elevato.
Siamo ancora una volta di fronte all’approssimazione di questa amministrazione che dice di essere al servizio dei cittadini ma che continua ad aumentare le tasse senza motivo e, stavolta, addirittura chiede di pagare due volte a chi l’ha già fatto!
Noi diciamo basta a questi soprusi e ci mettono a disposizione di tutti i cittadini che volessero chiarimenti e che non sono disposti a pagare un’altra volta un tributo già versato. Tutti sono tenuti a pagare le imposte e le tasse ma la lotta all’evasione fiscale, che va portata avanti fino in fondo anno dopo anno, non può colpire indistintamente anche coloro che nulla hanno da farsi rimproverare.
BASTA CON QUESTA APPROSSIMAZIONE A SPESE DEI CITTADINI!
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