UN’OPERA STRATEGICA VOLUTA FORTEMENTE DA NOI, MA GHILARDI L’HA STATA GESTITA CON APPROSSIMAZIONE ED ARROGANZA
Nella serata di giovedì, il Consiglio Comunale ha votato l’ultimo dei tanti atti sul prolungamento della metropolitana lilla sino a Monza: il riparto dei costi tra Regione e comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. Una delibera arrivata in grave ritardo, dopo che tutti gli altri enti coinvolti si erano già espressi prima della pausa estiva. I gruppi consiliari del Partito Democratico e di Cinisello Balsamo Civica, in sintonia anche con le forze del centrosinistra non presenti in Consiglio Comunale (Città Giusta e Partito Socialista) hanno deciso di astenersi su quest’atto perché, fuor di dubbio il sostegno all’opera, la proposta presentata comporta un aggravio ingiustificato di costi a carico del Comune (13 milioni) con l’onere di aprire un mutuo nel 2022, a condizioni oggi incerte, che limiterà fortemente la nostra capacità di spesa e investimento futura. In aula il Sindaco ha fatto un discorso ecumenico (per poi restare in silenzio rispetto alle critiche della minoranza), ma nell’ultimo anno su questo tema ha sempre negato ogni collaborazione istituzionale, senza neanche rispondere alla lettera dell’ex sindaco Trezzi che nel 2018 aveva proposto un patto bipartisan per la M5.
La Comunità di Cinisello Balsamo, al contrario degli altri comuni coinvolti, si fa già carico di milioni di euro in infrastrutture asservite alla metropolitana Lilla, ad esempio il corridoio d’interscambio M1-M5, il manufatto di scavalco della M1, la predisposizione per la galleria sotto via Biagi, il parcheggio d’interscambio da 23 Milioni di euro, l’aumento del numero degli stalli per autobus nell’HUB. Avevamo già chiesto in passato di inserire ed esplicitare la richiesta che nella ripartizione dei costi si tenesse conto di queste opere ma ci è sempre stato risposto, con arroganza, che non serviva. Ora vediamo i risultati!
Nell’ultimo anno, le forze del centrosinistra hanno infatti più volte sottolineato il rischio che il Comune di Cinisello Balsamo si trovasse a sostenere oneri non dovuti. Già alla fine di novembre 2018, quando in Villa Reale a Monza l’Amministrazione aveva siglato il protocollo di intesa con gli altri enti coinvolti, avevamo criticato la decisione di non esplicitare nel documento l’elenco delle opere su cui già il nostro Comune stava contribuendo, ricevendo come risposta dal Sindaco che stavamo “prendendo un granchio” e che non serviva aggiungere altro perché nel documento c’era già. Successivamente, a giugno 2019, Partito Democratico e Cinisello Balsamo Civica avevano provato a far inserire all’interno della delibera del Progetto di Fattibilità la richiesta che al tavolo di trattativa il Sindaco tenesse conto di queste opere, ma la maggioranza ancora una volta aveva votato contro (e nonostante ciò, il centrosinistra si era espresso favorevolmente perché al centro della discussione c’era il sì all’opera e non il tema dei costi). Al ciò si aggiungono le modalità di gestione del futuro mutuo. La giunta ne ha rimandato al 2022 l’apertura nonostante, anche a detta del dirigente, avremmo potuto accenderlo già nel 2020 con i tassi di interesse al minimo. Una scelta spiegabile forse solo con la volontà politica di rimandare gli oneri finanziari a chi governerà in futuro, tenendosi mano libera oggi per spendere di più.
“Oggi emerge chiaramente come il tutto sia stato gestito con arroganza e incompetenza” – concludono Andrea Catania e Gianfranca Duca, capigruppo di PD e Cinisello Balsamo Civica. “Abbiamo sempre votato a favore del prolungamento della M5, compresa la variante del percorso proposta a giugno ma oggi non potevamo dare il nostro sostegno a questa delibera e ci siamo astenuti. Questo è un nostro progetto che la Giunta Ghilardi si è trovata su un piatto d’argento. Dovevano semplicemente gestire la ripartizione dei costi ma proponendo che il nostro Comune si faccia carico di 13 milioni di euro dimostrano la loro incapacità politica e a pagarne le conseguenze sarà Cinisello Balsamo che in futuro avrà bilancio e fondi bloccati”.
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