In queste settimane nei nostri Consigli Comunali è andato in discussione il Bilancio Previsionale dell’Azienda Insieme per il Sociale, documento importante per la programmazione dei servizi sociali e per l’attuazione dei rapporti con il Terzo Settore all’interno del Piano di Zona.
Alla luce del documento presentato e delle discussioni avvenute all’interno delle Aule Consiliari manifestiamo la nostra preoccupazione per l’evidenziarsi di una deriva dirigista e non dialogante nei confronti del privato sociale e la mancata condivisione della lettura dei bisogni alla base della programmazione degli interventi sociali.
Come Gruppi di Minoranza dei Comuni dell’Ambito Nord Milano vogliamo ribadire che le attuali amministrazioni del Centro destra:
- Hanno ignorato il ruolo delle associazioni e degli Enti del Terzo Settore che la legge 328/2000 assegna e mancano di valorizzare il contributo nella programmazione e progettazione dei servizi sociali non convocando da più di un anno le rappresentanze a tavoli tematici;
- Non hanno permesso di accedere a finanziamenti specifici previsti dalla Regione per progetti di ambito innovativi per la realizzazione di un sovrambito (Sesto ha creato una propria Fondazione per la gestione dei servizi sociali).
Ci chiediamo se per le attuali amministrazioni il Terzo Settore rappresenti un interlocutore qualificato o non sia semplicemente percepito come soggetto gregario delle iniziative pubbliche o “sostituto funzionale dell’agire pubblico” dimenticando che la relazione e la collaborazione tra Ente Locale e Terzo Settore è volta al perseguimento dell’interesse generale della comunità e dà piena attuazione al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione.
Crediamo che queste esperienze di collaborazione debbano essere rafforzate nell’interesse delle nostre Comunità e diamo la nostra disponibilità ad un lavoro con le associazioni del nostro territorio con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di partecipazione civile del Terzo Settore.
E’ questo il cambiamento?
E’ questo il dialogo con i cittadini?
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