Dopo il Sindaco, anche la maggioranza del Consiglio comunale di Cinisello Balsamo dimostra di operare con ben poco spirito di “dialogo”, compiendo, durante l’andamento dei lavori, scelte prevaricatorie delle garanzie della minoranza, tagliata fuori dalla possibilità di esercitare i propri diritti garantiti dal regolamento. La seduta di ieri prevedeva la discussione del bilancio consuntivo dell’Azienda Insieme per il Sociale e di due ordini del giorno, il primo presentato dalla minoranza sulla rimozione del casello dell’A52, il secondo riguardante la Fondazione Paganelli presentato da Forza Italia e Lega Nord. Aperta la presentazione dell’odg della minoranza, prima che il consigliere Tarantola potesse intervenire, viene chiesta una sospensiva di maggioranza. All’esito della sospensiva la maggioranza, senza alcun preavviso, chiede l’inversione della mozione in discussione con quella al punto successivo. Quale il motivo dietro questa richiesta? Perché sovvertire una programmazione che era stata condivisa da tutti i capigruppo e dall’ufficio di Presidenza? Perché tutta questa urgenza? Non è dato saperlo, la maggioranza non ha fornito alcuna motivazione. Come opposizione ci siamo quindi presi del tempo per approfondire con una sospensiva e abbiamo quindi denunciato queste forzature: l’ordine del giorno sulla Fondazione Paganelli non è atto di governo con scadenze urgenti; la discussione sulla mozione della barriera A52 era già stata aperta; la decisione di invertire i due punti delegittima la conferenza capigruppo nel suo ruolo di garanzia della minoranza. Avvicinatasi la mezzanotte, orario di chiusura della seduta, mentre viene esposto il risultato della sospensiva, il Presidente Papini comunica su decisione dell’Ufficio di Presidenza la proroga della discussione fino all’una per trattare il punto in discussione. Di quale argomento non è dato sapere. Il Presidente infatti sosteneva che il punto sulla barriera A52 non era mai stato aperto ma al contempo il Consiglio non si era ancora espresso sulla richiesta di inversione. La seduta è stata poi sospesa per le forti proteste dei nostri gruppi e del gruppo del Movimento 5 Stelle, al quale hanno risposto, con espressioni non certo istituzionali, alcuni consiglieri di maggioranza. Oggi apprendiamo da una comunicazione formale che il Presidente del Consiglio ha deciso di prorogare la seduta in corso martedì prossimo per trattare i due ordini del giorno che ieri non sono stati discussi, una decisione assunta senza alcun passaggio con i capigruppo, un’altra forzatura alquanto discutibile. Al di là di questa gestione d’aula irrispettosa e antidemocratica, permane una domanda di merito. Quale motivazioni si celano dietro a questo tentativo di discutere l’ordine del giorno sulla Fondazione Paganelli? Il documento, oltre a contenere diversi errori e inesattezze, presenta seri dubbi di legittimità perché riguarda un tema che non è di competenza del Consiglio Comunale e impegna il sindaco, tra le altre cose, a intervenire per garantire la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione, che ricordiamo essere un ente di diritto privato che non riceve alcun contributo dal comune. Siamo di fronte solo a dei dilettanti della politica, oltre che prevaricatori, oppure ci sono altre motivazioni a noi ignote?
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